Il ciclo di produzione di questa famiglia si sviluppa secondo le seguenti fasi:
- Controllo qualità materia prima
- Pelatura e rullatura delle barre
- Rettifica di precisione per la preparazione alla cromatura
- Cromatura con sistemi integrati in bagni galvanici, con inversione di corrente per ottimizzare l’ancoraggio e la compattezza del riporto di cromo
- Finitura e lucidatura finale
- Collaudo finale
- Imballo e spedizione
Le barre presentano finitura superficiale, di lucidatura dopo cromatura, con rugosità molto contenuta, Ra max 0,25 micron, tolleranze sul diametro molto strette h6 ISO 286-2, rettilineità 0,7/1000 mm max, ovalizzazione-triangolarità inferiore alla metà della tolleranza sul diametro, riporto di cromo di 20 micron min, concentricità del riporto +/- 2 micron, durezza HV 800-1000 e resistenza alla corrosione 200 ore rating 9 NSS-ISO 9227.
Nei primi anni ’20 del secolo scorso avvenne la scoperta dei bagni di cromatura e ci si rese conto che un bagno d’acido cromico catalizzato poteva realizzare elevate durezze, ottima resistenza all’usura, buona scorrevolezza e anche inossidabilità. Gli spessori dell’elettrodeposizione variano da pochi micron (15-40) fino a depositi di pochi decimi di millimetro (0,7-0,8). Un deposito di alcuni decimi è sconsigliato, sia per il basso rendimento dei bagni che per l’aumento della fragilità in presenza di urti.
I diametri più impiegati vanno da 15 mm a 160 mm e il più consumato è il diametro 25 mm.
Gli impieghi più comuni sono comandi pneumatici industria automobilistica, comandi oleodinamici, settore aeronautico, alimentare e farmaceutico, bellico, boccole, cilindri ecc.